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Riso rosso fermentato: cosa bisogna sapere quando si assumono gli estratti

Riso rosso fermentato: cosa bisogna sapere quando si assumono gli estratti

6 min
di Livia Pisciotta

I prodotti a base di riso rosso fermentato rappresentano il derivato dell’attività di alcuni funghi (Monascus purpureus, o altri membri della stessa famiglia) che, fermentando il riso producono pigmenti in genere di colore rosso e un gruppo di molecole ad attività inibitoria sulla sintesi epatica del colesterolo. Tra queste prevale la monacolina K, che ne rappresenta il 70-83%.

Chimicamente indistinguibile dalla lovastatina, la monacolina K è in grado di inibire con buona efficacia l’enzima limitante nella sintesi del colesterolo, l’HMG-CoA Reduttasi. Altre monacoline (J, L, X, M) presenti nel riso rosso fermentato possono contribuire, seppure in modo probabilmente marginale, a tale attività inibitoria.

Integratori a base di riso rosso fermentato: efficacia e indicazioni d’uso

La monacolina K, per dosaggi giornalieri compresi tra 3 e 10 mg, riduce la colesterolemia LDL fino al 20-25% circa mentre gli effetti sulla colesterolemia HDL sono in genere trascurabili e la trigliceridemia tende a scendere, soprattutto se il valore basale è elevato. Anche se gli integratori a base di riso rosso fermentato sono un prodotto acquistabile senza ricetta medica, sarebbe sempre opportuno confrontarsi con il medico prima dell’uso.

Sia per avere una diagnosi corretta dell’ipercolesterolemia e sia perché le linee guida internazionali raccomandano di iniziare precocemente una terapia farmacologica in tutte le categorie di pazienti ad alto/altissimo rischio (diabetici, infartuati, arteriopatici, pazienti con grave ipercolesterolemia genetica…) riservando l’indicazione all’uso degli estratti di riso rosso a soggetti che, nel complesso, presentano un basso rischio di eventi cardiovascolari nei dieci anni successivi e un’ipercolesterolemia non corretta da sola dieta.

Affinché siano efficaci, gli estratti di riso rosso fermentato vanno assunti tutti i giorni preferenzialmente alla sera in associazione ad una corretta alimentazione. I primi esami del sangue per valutare l’effetto devono essere programmati entro le 12 settimane di assunzione che non deve essere sospesa. Come le statine, questi integratori funzionano mentre si assumono per cui, già dopo pochi giorni dalla loro sospensione, il colesterolo può ritornare ai livelli di partenza: è quindi sconsigliato l’utilizzo “a cicli”.

Integratori a base di riso rosso fermentato: sicurezza

È percezione diffusa, specie tra il pubblico, che gli integratori a base di riso rosso fermentato siano caratterizzati da un migliore profilo di sicurezza rispetto alle statine, una differenza che si tradurrebbe anche in una maggiore adesione del paziente allo schema terapeutico proposto. In realtà, i soggetti veramente intolleranti a questa categoria di farmaci che hanno sviluppato effetti collaterali gravi e che sono una piccola minoranza rispetto al complesso dei soggetti che segnalano eventi avversi dopo l’uso di statine, non dovrebbero assumere questi integratori, soprattutto senza il controllo medico.

E’ sconsigliato anche l’uso in gravidanza per analogia con le statine. La monacolina K non dovrebbe essere assunta insieme a farmaci che ne inibiscono il metabolismo (eritromicina, claritromicina, antifungini, ciclosporina…) per cui, le persone che assumono cronicamente farmaci per altre patologie dovrebbero confrontarsi con il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore. Anche il succo di pompelmo, se assunto quotidianamente può inibire il metabolismo della monacolina K e aumentare il rischio di effetti collaterali soprattutto epatici e muscolari.

Un altro aspetto da considerare, quando si fa uso di nutraceutici a base di riso rosso fermentato, è la qualità dei prodotti che si acquistano. Negli integratori in commercio, le concentrazioni delle monacoline attive possono variare notevolmente. In uno studio che analizzava 12 diversi prodotti a base di riso rosso fermentato di produzione cinese si è osservato che le differenze nelle concentrazioni di monacolina K e della sua forma attivata, rispetto a quanto dichiarato in etichetta, erano notevolmente differenti. In alcuni prodotti erano assenti, in altri era stata aggiunta di lovastatina di sintesi per migliorare la titolazione del prodotto senza incidere sui costi, in altri erano presenti metaboliti tossici.

Infatti, nella fermentazione del riso può essere generata anche citrinina, metabolita secondario tossico prodotto naturalmente per fermentazione da diverse specie di Aspergillus, Penicillium e dal Monascus. La citrinina è nota per essere nefrotossica ed epatotossica negli esseri umani e negli animali e negli integratori alimentari deve essere rimossa da un processo di purificazione. Il quantitativo di citrinina negli estratti di riso rosso è ben regolamentato, deve essere inferiore a 2 ppm, per cui sarebbe importante che il consumatore richiedesse la certificazione di prodotti “citrinina free”.

Conclusioni

In quanto prodotti con le dovute certificazioni di qualità che garantiscano standardizzazione dei dosaggi dei principi attivi e assenza di metaboliti tossici, gli estratti di riso rosso fermentato sono sicuri ed efficaci per il controllo dei livelli di colesterolo. Tuttavia, prima di procedere con l’automedicazione, è sempre opportuno confrontarsi con il proprio medico. Un integratore naturale efficace per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo è Normolip 5.

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