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A cosa servono gli Omega 3

A cosa servono gli Omega 3

11 min
di Elena Formisano

Dietista

In questo nuovo articolo scopriremo insieme a cosa servono gli Omega 3.
Gli acidi grassi Omega-3 sono ampiamente riconosciuti come acidi grassi essenziali per la salute del cuore. Essi appartengono alla famiglia dei grassi polinsaturi e sono definiti “essenziali” perché il nostro organismo non può produrli in autonomia: dobbiamo assumerli con l’alimentazione o con una corretta integrazione nutraceutica.
Questi lipidi svolgono un ruolo cruciale nella formazione delle membrane cellulari - incluso il tessuto cerebrale - e sostengono numerose funzioni fisiologiche. In particolare, gli Omega-3 aiutano a mantenere il cuore in buona salute e possono contribuire alla riduzione del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. In sintesi, rappresentano un valido alleato per il benessere cardiovascolare.

Omega-3: grassi essenziali per la salute del cuore

Che cosa sono esattamente gli Omega-3? Sono un gruppo di acidi grassi polinsaturi che comprende tre tipi principali: ALA (acido α-linolenico), EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). L’ALA si trova in fonti vegetali, mentre EPA e DHA provengono soprattutto da fonti animali marine. Il corpo converte solo una piccola parte dell’ALA in EPA e DHA, motivo per cui è importante assumere direttamente EPA e DHA da alimenti (o da integratori) perché queste forme offrono benefici cardiaci più diretti.

A differenza dei grassi saturi presenti, ad esempio, nel burro o dei grassi trans di certi cibi industriali, questi acidi grassi esercitano effetti favorevoli su cuore e vasi sanguigni. L’American Heart Association raccomanda di consumare almeno due porzioni di pesce alla settimana (in particolare pesce grasso ricco di Omega-3) per sostenere la salute cardiovascolare. I pesci più ricchi di acido eicosapentaenoico EPA e acido docosaesaenoico DHA sono salmone, sgombro, trota, sardine e tonno alalunga.

Per chi segue diete a base vegetale, alimenti come semi di lino macinati, semi di chia, noci, soia e olio di colza forniscono l’ALA. Sebbene l’acido alfa linolenico ALA non sia potente quanto EPA/DHA per il cuore, contribuisce comunque al fabbisogno complessivo e fa parte di un’alimentazione equilibrata ricca di Omega-3.

Apportando una quantità adeguata di questi grassi essenziali, si offre all’organismo un supporto naturale a molte funzioni. Decenni di ricerche nutrizionali e studi di popolazione hanno collegato un maggiore apporto di Omega-3 a migliori esiti cardiovascolari. Questi grassi beneficiano cuore e vasi sanguigni in diversi modi interconnessi:

  • Riduzione del livello di trigliceridi nel sangue. Livelli elevati di trigliceridi sono associati a un aumento del rischio di malattie cardiache e gli Omega-3 contribuiscono ad abbassarli.
  • Stabilizzazione del ritmo cardiaco. Un’assunzione regolare di Omega-3 è collegata a un minor rischio di sviluppare aritmie, aiutando a mantenere un battito più regolare.
  • Rallentamento dell’accumulo di placca nelle arterie. Gli Omega-3 possono frenare la formazione di placche di colesterolo nel sangue all’interno delle arterie, favorendo la riduzione del rischio cardiovascolare.
  • Sostegno alla pressione sanguigna. Questi grassi hanno un effetto leggermente ipotensivo, contribuendo a mantenere l’elasticità dei vasi sanguigni.

L’insieme di questi effetti rende gli acidi grassi Omega-3 un potente sostegno naturale per la salute cardiovascolare. Evidenze scientifiche indicano che le persone che consumano una maggior quantità di Omega-3 sperimentano meno eventi cardiaci ischemici. Inoltre, nei soggetti con storia di problemi di cuore, integrare EPA e DHA è stato associato a una riduzione del rischio di infarto successivo o della necessità di interventi alle coronarie. Pertanto, gli Omega-3 non rappresentano un trattamento indipendente per le cardiopatie, ma dimostrano di essere un alleato valido, contribuendo a ridurre la probabilità di eventi avversi e a sostenere la funzione cardiaca complessiva.

Va ricordato quindi che i benefici degli Omega-3 emergono progressivamente, in sinergia con un generale stile di vita sano. Sono un tassello in più nel puzzle della salute del cuore, da affiancare ad altre buone abitudini.

Omega-3 e colesterolo: impatto sul profilo lipidico

Il “profilo lipidico” descrive i grassi che circolano nel sangue: soprattutto colesterolo (LDL e HDL) e trigliceridi. Gli Omega-3 influenzano questo profilo in modo peculiare:

  • Trigliceridi.  Gli Omega-3 sono uno dei metodi naturali più efficaci per abbassare livelli elevati di trigliceridi. Studi clinici mostrano che l’assunzione di olio di pesce può ridurre significativamente i trigliceridi ematici. Dosi di circa 4 g al giorno di prodotti a base di EPA/DHA sono approvate come trattamento per l’ipertrigliceridemia grave. Anche quantità più moderate (>2 g/die) contribuiscono a un calo sensibile nei soggetti con valori elevati.
  • Colesterolo LDL (“cattivo”). Gli Omega-3 non riducono in modo significativo il colesterolo LDL, pertanto chi soffre di elevati livelli di colesterolo LDL dovrà adottare interventi aggiuntivi (dieta bilanciata, farmaci se prescritti, attività fisica).
  • Colesterolo HDL (“buono”). L’effetto degli Omega-3 su HDL è di solito minimo.

In sintesi, l’apporto principale degli Omega-3 consiste nel ridurre i trigliceridi e nel migliorare il bilancio complessivo dei lipidi non-HDL, contribuendo a un profilo ematico più favorevole per la salute cardiovascolare.

Omega-3 nella dieta: quali fonti e integratori?

Poiché il nostro corpo non produce da solo gli Omega-3, è importante introdurli con l’alimentazione — oppure, se la dieta non basta, ricorrere a un’integrazione. I pesci grassi che vivono in acque fredde sono le sorgenti più ricche di EPA e DHA. Consumare pesce, in particolare quello definito “azzurro”, almeno 2-3 volte alla settimana è un’indicazione condivisa da molte società scientifiche, tra cui l’American Heart Association e la Società Italiana di Nutrizione Umana. Le opzioni più interessanti sono:

  • Salmone – fra i pesci con la concentrazione più elevata di Omega-3.
  • Sgombro – molto ricco di grassi “buoni” e facile da reperire.
  • Tonno alalunga – buona fonte di Omega-3, da alternare ad altre varietà.
  • Trota di lago – contiene livelli di EPA e DHA comparabili a quelli del salmone.
  • Sardine – piccole, versatili in cucina e naturalmente ricche di Omega-3.

Anche aringhe, acciughe e alcuni molluschi forniscono un contributo significativo: alternare queste specie nell’arco della settimana aiuta a coprire il fabbisogno di Omega-3 e apporta, in più, proteine di alta qualità e micronutrienti utili al sistema cardiovascolare.

Chi segue un’alimentazione priva di pesce può comunque coprire il fabbisogno di Omega-3 ricorrendo alle fonti vegetali di ALA, che l’organismo converte, anche se in misura limitata, nei derivati EPA e DHA. Semi di lino (e il loro olio), semi di chia, noci, soia e derivati come il tofu, oltre all’olio di colza, sono tutte ottime risorse. Inserire con regolarità e varietà questi alimenti nella dieta—magari affiancandoli ad una corretta integrazione—aiuta a garantire un apporto completo di acidi grassi Omega-3 in modo naturale ed equilibrato.

Quando l’assunzione dietetica è insufficiente o le necessità sono superiori, come nel caso di trigliceridi elevati, l’integrazione può rappresentare un metodo utile. Sono disponibili capsule di olio di pesce, olio di krill o microalghe, queste ultime ottime per chi segue un regime vegetariano o vegano.

È consigliabile scegliere prodotti di qualità certificata e concordare il dosaggio con un professionista sanitario. Le principali società scientifiche indicano che, in condizioni di salute generale, un adulto trae beneficio da un apporto quotidiano di circa 500-1000 mg complessivi di EPA + DHA. In circostanze particolari—per esempio quando i trigliceridi risultano sopra i valori desiderabili—lo specialista può raccomandare quantità superiori, talvolta nell’ordine di 2–4 g al giorno di Omega-3 concentrati. È quindi fondamentale leggere l’etichetta e verificare il contenuto effettivo di EPA e DHA, poiché la concentrazione può variare notevolmente da un prodotto all’altro.

Gli Omega-3 come parte di uno stile di vita a prova di cuore

Gli acidi grassi Omega-3 costituiscono un alleato prezioso per mantenere sano il cuore e armonico il profilo lipidico. Riducendo i trigliceridi, contribuendo a un migliore equilibrio dei grassi nel sangue e favorendo un ritmo cardiaco stabile, offrono un supporto naturale al sistema cardiovascolare.

In questo contesto, l’integrazione con acidi grassi Omega-3 è potenziata da uno stile di vita complessivamente sano: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, niente fumo e gestione dello stress sono i pilastri della salvaguardia cardiovascolare. Integrare almeno due porzioni di pesce alla settimana, o ricorrere a un’integrazione di EPA e DHA quando necessario, è un gesto semplice ma significativo per sostenere il cuore nel lungo periodo.

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