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Colesterolo alto: alimentazione e integrazione

Colesterolo alto: alimentazione e integrazione

5 min
di Bianca Balzarini

É proprio vero che di fronte a livelli ematici elevati di colesterolo l’unica cosa a cui dovremmo prestare attenzione è limitare l’apporto di grassi con la dieta? Forse non è proprio così, vediamo di capire il perché. Innanzitutto, perché è particolarmente temuto il valore ematico di colesterolo? Perché quest’ultimo è correlato con problematiche legate a un maggior rischio di sviluppare patologie a livello cardiovascolare.

Cos'è il colesterolo? 

È una molecola di fondamentale importanza per il nostro corpo che entra a far parte delle membrane cellulari ed è anche alla base della produzione di molti ormoni steroidei. Il valore di colesterolo totale va suddiviso nelle sue due frazioni:

  • hdl, detto anche buono, poiché è costituito da molecole più grandi ad alta densità. Le quali hanno una minor probabilità di fermarsi all’interno delle arterie
  • ldl, detto anche cattivo, per via delle molecole più piccole e a bassa densità da cui è costituito, che hanno quindi una maggior probabilità di attaccarsi nelle piccole cavità del sistema circolatorio.

Il valore di colesterolo totale da solo non è assolutamente predittivo del rischio cardiovascolare. È invece meglio basarsi sull’indice di rischio cardiovascolare, ovvero il rapporto tra il valore di colesterolo totale e la frazione hdl. Se questo rapporto è inferiore a 5 allora il rischio sarà basso, se si supera questo valore, ecco che così aumenta anche il rischio. Il valore di colesterolo ematico totale è influenzato per un massimo del 20% dall’alimentazione, il restante 80% dipende dalla produzione endogena da parte dell’organismo di colesterolo.

Meccanismi di regolazione per il colesterolo del nostro fisico:

Il nostro fisico ha due meccanismi di regolazione per il colesterolo:

  1. meccanismo a feedback: più colesterolo si assume con la dieta e meno il fisico ne produrrà e viceversa. Alcune persone geneticamente tendono ad avere una iperproduzione endogena di colesterolo. Per cui se erroneamente se ne limita l’assunzione tramite la dieta, ecco che si incentiverà ulteriormente il fisco a produrne ancora di più. È molto più importante invece mantenere un corretto apporto di colesterolo tramite l’alimentazione, così da mantenere sotto controllo la produzione da parte del fisico.

  2. HMG-CoA reduttasi: è un enzima che quando viene stimolato aumenta la produzione endogena di colesterolo e chi lo stimola non sono né i grassi né le proteine che assumiamo con l'alimentazione, bensì i carboidrati ad alto indice glicemico, quindi gli zuccheri semplici. Una dieta eccessivamente ricca di questi ultimi richiede un’eccessiva produzione di insulina da parte del fisico. Questo avviene per cercare di mantenere stabili i livelli di glicemia. Ed è proprio l’insulina che influisce sulla sintesi dell’enzima che a sua volta stimolerà la produzione endogena di colesterolo.

Colesterolo alto o livello di trigliceridi nel sangue?

Più che il colesterolo, il livello di trigliceridi nel sangue è il parametro che bisognerebbe monitorare con maggiore attenzione. Questo deve avvenire così da valutare il rischio di sviluppare eventuali patologie legate all’apparato cardiovascolare. Questo rischio addirittura si triplica non appena i valori dei trigliceridi fuoriescono da quelli di riferimento.

Ritornando alla problematica del colesterolo elevato, dal punto di vista dell’alimentazione tutt’oggi non ci sono studi scientifici che dimostrino come un consumo di uova favorisca l’innalzamento dei valori ematici di colesterolo. Anzi, studi recenti addirittura dimostrano una correlazione positiva tra il consumo di uova e l’innalzamento della frazione hdl e le linee guida per la sana alimentazione consigliano un’assunzione di 4 uova alla settimana.

È lo stile di vita a 360° più che l’alimentazione da sola ciò a cui bisogna prestare attenzione per cercare di migliorare questi parametri. In particolare bisognerebbe evitare il fumo, non esagerare con il consumo di alcolici, evitare sovrappeso e obesità, praticare attività fisica costante. Ed è anche importante prediligere un regime alimentare che eviti ripetute alterazioni dei valori di glicemia e insulina nell’arco della giornata.

Associata a un corretto stile di vita, anche l’integrazione di acidi grassi essenziali della serie omega 3 si è rivelata utile per migliorare il profilo lipidico del sangue, mantenere sotto controllo i trigliceridi e favorire un innalzamento della frazione hdl.

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